venerdì 29 aprile 2016

Pubblichiamo due Filastrocche di Vittorio Riera

FILASTROCCA CAPRICCIOSA

Voglio questo e questo pure.

Voglio un cielo tutto rosa
Voglio il mare in una rosa
Voglio un treno nel giardino
Voglio un pino nel taschino
Voglio un’ape che non punge
Voglio il tempo che non fugge
Voglio un ago che non cuce
Voglio un lago e tanta luce
Voglio un prato il monte il piano
Voglio pane tanto grano
Voglio l’oro rosso e blu …

Voglio mamma e niente più.


FILASTROCCA PER CHI S’AZZUFFA

Due galletti petulanti
due somari un po’ scalcianti
fanno a pugni a graffia calci 
saltellando di qua e di là.

Questo è mio, l’un dice, e molla
come molla che s’allenta
un bel calcio sulla coscia
che s’ammoscia e poi s’affloscia. 

Dormi, bimbo della mamma,
diavoletto di papà,
sogna putti tutti d’oro
e non pensare a quelli là.



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